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borgo ricordo

BORGOMANERO - 17-02-2020 - Una serata nel

salone d'onore di villa Marazza per l'ultimo incontro della ricorrenza del giorno del ricordo e della memoria. "L'esodo giuliano-dalmata nel novarese. Storia e testimonianza" è stato relazionato da Antonio Leone dell'Istituto storico della resistenza di Novara, a presentarlo il direttore dello stesso e della Fondazione Giovanni Cerutti.
La serata, svoltasi venerdì, 14 febbraio, è stata introdotta dall'assessore alla cultura del Comune di Borgomanero Francesco Valsesia e dal presidente dell'Anpi di Borgomanero Emanuele Cerutti.


Leone, dopo un inquadramento storico e un ricordo alle foibe che furono letteralmente un modo con il quale i soldati di Tito occultarono i cadaveri non solo di ex fascisti, ma anche di tutti coloro che erano contro il nuovo regime jugoslavo, ha ricordato l'esodo degli italiani che tra il 1943 e 1955 sono stati ben 300 mila. A Novara ne arrivarono 3 mila e furono messi nella caserma Perrone, divenuta un campo profughi, finchè il sindaco Allegra, con sacrifici e in tempi record, costruì il Villaggio Dalmazia, che tutt'ora si chiama così.  La serata si è conclusa con un filmato-testimonianza di alcuni istriani giunti a Novara.

 

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