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Cusinato e Cavagnino

BORGOMANERO - 04-02-2020 - Cinquant'anni di dialisi a Borgomanero.

Era il 2 febbraio 1970 quando venne effettuata la prima dell'allora provincia di Novara. Protagonisti di quella straordinaria avventura umana, oltre che scientifica, furono il dott.  Regis Triolo, primario di Medicina, e il dott. Augusto Cavagnino, giovane medico ricco di tanta intraprendenza e volontà. A loro si aggiunse il radiologo dott. Ugo Mauri, figura determinante per il supporto organizzativo.


Tra i medici fu proprio il giovane dott. Cavagnino che, con la propria insistenza e determinazione, convinse il suo primario, dott. Triolo, a farsi autorizzare per andare alle Molinette di Torino ad imparare la terapia dialitica per dializzare i pazienti con insufficienza renale terminale. Il primo paziente ad essere sottoposto a dialisi fu un giovane tecnico collaudatore della Fiat di Torino, trasportato all'ospedale di Borgomanero in condizioni molto gravi e sottoposto al primo trattamento dialitico a Borgomanero. Questa terapia, fatta dai dottori Cavagnino e Triolo, con il fondamentale supporto degli infermieri, gli salvò la vita.

A mezzo secolo di distanza l'Asl NO e l'Associazione Pronefropatici “Fiorenzo Alliata”, hanno vloluto ricordare l'evento e ripercorrere la storia della dialisi e tracciare le linee guida del futuro del reparto di Nefrologia dell'ospedale di Borgomanero.
Nel corso degli anni alla guida della Nefrologia si sono succeduti valenti medici: dopo Regis Triolo sono venuti Franco Linari, Giuseppe Verzetti, Augusto Cavagnino e adesso Stefano Cusinato. Un'esperienza quella della nefrologia cresciuta nel tempo.
Accanto ai dializzati e alle loro famiglie oggi opera l'associazione Pronefropatici “Fiorenzo Alliata”, sorta 33 anni fa, con una serie di progetti di carattere umanitario e sociale e con in prima fila medici e personale della nefrologia.
 
Oggi la Nefrologia dell’Ospedale di Borgomanero segue circa centotrenta persone dializzate, centoventi pazienti portatori di trapianto di rene, oltre cento pazienti portatori di patologia glomerulare e numerosissimi malati con insufficienza renale in terapia conservativa; intensa è l’attività ambulatoriale specialistica.  Di rilevante importanza l’attività bioptica renale per lo studio delle malattie renali e l’attività di chirurgia nefrologica. Annualmente i ricoveri sono oltre 450 e vengono eseguiti 17 mila trattamenti emodialitici oltre ai pazienti in dialisi peritoneale domiciliare.  

Per celebrare la ricorrenza del mezzo secolo di attività della dialisi l'Asl NO e l'associazione Pro Nefropatici, organizza una serata il 15 febbraio al teatro Rosmini di Borgomanero.

 

 

 

 

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