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amicizia filatelica 25

GATTICO VERUNO - - Si è recentemente svolta la “Giornata dell’amicizia filatelica” XIV edizione, iniziativa promossa dall’omonima Associazione e condivisa con gli “amici filatelici” di Galliate.


La mattinata è iniziata alle 10 con ritrovo al comune di Gattico dei partecipanti e il “caffè di benvenuto” offerto dalla presidenza dell'Associazione.


Tutto il gruppo si è poi diretto in località San Martino per la visita programmata alle rovine della Pieve di San Martino.  Accompagnati e guidati dal socio Mario Giacometti, si è potuto visitare i resti dell'antica pieve, che si trovano a nord del paese, fuori dall'abitato, ai margini di una zona boschiva. Viene già menzionata in una bolla del 1113 da Papa Innocenzo II, come " Plebem de Gatico cum capellis suis" e, successivamente, tale Stefano, arciprete di Cureggio testimonia la sua presenza nella consacrazione di varie chiese, tra il 1118 ed il 1144, tra le quali anche Gattico.  Soltanto, però, nel 1357, nel "Liber Cleri" si nomina chiaramente San Martino come sede pievana. Da una visita pastorale del vescovo Meraviglia si apprende che la chiesa versa in cattive e malandate condizioni. E da allora, con tutta probabilità, nulla è stato fatto per migliorare la staticità dell'edificio, tanto che oggi si presenta privo di tetto e di pavimento. È una chiesa a tre navate con tre absidi semicircolari, sei arcate sorrette da grossi pilastri quadrati, e, in facciata, sopra il portale d'ingresso si può intravedere un archivolto trapezoidale, sovrastato da lunetta semicircolare. La muratura è composta per lo più da grossi blocchi di pietra squadrata. La datazione di San Martino potrebbe aggirarsi attorno al primo quarto del XII secolo. In questi ultimi vent'anni molto si è fatto per consolidare la struttura e ripulire l'apparato murario dell'antica pieve, rinnovando così nel visitatore quel senso del mistero e fascino che emana l'antico monumento. Al termine della visita alle rovine dell'antica Pieve di san Martino, tutti i partecipanti si sono trasferiti presso il ristorante “Gallo Verde” ove si è tenuto il pranzo sociale.
Nel pomeriggio, grazie allo stesso socio, si è potuto visitare il museo familiare “Profumo antico in cascina”.
Il profumo del latte appena munto; le corse dei contadini per trarre in cascina il fieno, quando il cielo minacciava burrasca; il passo cadenzato delle mucche al traino del carretto lungo il tratturo acciottolato ed ancora, la vendemmia: una festa su e giù per I filari, con grandi e piccini intenti a cogliere i preziosi grappoli maturi. Profumo antico in cascina, non una raccolta statica ma, per ogni visitatore che ne varca l’ingresso, una ventata di respiro dolce, profondo, accanto ai valori dal sapore antico. Sono i ricordi da bambina di Mariangela, erede di una tradizione contadina che profuma di fatica ma intrisa di tanta serenità.
Più di 1000 oggetti esposti, esaustivi di tutte le fasi della realtà contadina. Dagli attrezzi agricoli alla stalla, dalla cantina passando per la vinificazione alla gelsicoltura. Tutti gli ambienti casalinghi sono rappresentati, dalla cucina alle camere da letto, raccolti e recuperati dalla dedizione di Mario.
Al termine della giornata, il saluto del Vice Presidente Giacomo Airoldi e del Segretario alla Presidenza, Giovanni Tinivella che hanno ringraziato i coniugi Giacometti, Mario e Mariangela, per la calorosa accoglienza presso la loro casa e in particolare Mario, che con passione e precisione storica, ha fatto da guida nella visita alla pieve di San Martino e nella visita, presso la sua abitazione, del museo di storia contadina del nostro territorio.

 

 


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