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regione fauna cia

TORINO - 20-06-2025 -- In seguito alle innumerevoli segnalazioni e richieste di intervento da parte dei soci, Cia Novara Vercelli Vco ha organizzato un incontro in Regione per affrontare nuovamente l’emergenza della fauna selvatica sul territorio e individuare più efficaci strumenti di gestione della popolazione degli ungulati.
Al Grattacielo della Regione Piemonte a Torino il dirigente del Settore Agricoltura Paolo Balocco e il suo staff hanno ricevuto la delegazione Cia, composta dal presidente Andrea Padovani, dal direttore Daniele Botti, il rappresentante Cia in ATC e vicepresidente Gaudenzio Bernascone e dal presidente Cia Piemonte Gabriele Carenini.


La Regione - è stato spiegato - sta affrontando il problema con risorse limitate, a causa di necessità importanti anche di altri Assessorati, stanziando somme comprensive di risarcimento danni, esecuzione perizie tecniche e interventi di prevenzione (che non possono vedere aggiunte dalle somme previste per i prossimi anni, come avvenuto finora). È stato inoltre constatato dalla Regione che la gestione della fauna selvatica in provincia di Novara, ma non solo, dimostra dei problemi rispetto ad altri territori e si sta quindi ipotizzando di ridurre i fondi danni per le province che non fanno tutto il possibile previsto. La Regione ha ribadito l’importanza della prevenzione da parte degli agricoltori, come la posa di recinzioni e altro, cosa che Cia non condivide per la difficoltà tecnica e la (ritenuta) inefficienza di questi strumenti all’atto pratico. Cia ritiene infatti che queste misure non siano applicabili dappertutto, ma che debbano essere valutate a seconda dell’area territoriale e delle caratteristiche di produzione.


Cia, ringraziando la Regione per il confronto, si è resa disponibile per organizzare incontri sul territorio delle tre province di rappresentanza dell’Organizzazione con tutti i soggetti coinvolti nella problematica, prendendo a riferimento altre province del Piemonte in cui la gestione della fauna selvatica produce effetti migliori sull’impatto agricolo. (c.s)

 

 


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