BOCA – 25-04-2017 Tantissima gente domenica mattina al Santuario
di Boca alla messa di ringraziamento per la venerabile Daniela Zanetta presieduta dal vescovo Monsignor Franco Giulio Brambilla. Il 23 marzo scorso infatti la Congregazione delle Cause dei Santi ha promulgato il decreto riguardante le «virtù eroiche» della Serva di Dio Daniela Zanetta. La giovane, nata a Borgomanero il 15 dicembre 1962 e morta a Maggiora il 14 aprile 1986 a causa di una rarissima malattia, epidermolisi bollosa distrofica: una malformazione dell'epidermide che provoca in tutto il corpo bolle e lacerazioni alla pelle, è ora venerabile il Papa ha riconosciuto la bellezza e l'attualità della sua testimonianza in particolare per i giovani. La cerimonia è stata particolarmente emozionante con in prima fila i familiari di Daniela Zanetta la mamma Lucia il papà Carlo e il fratello Emanuele. “Il messaggio di Daniela Zanetta – ha detto Monsignor Franco Giulio Brambilla – è quello di una ragazza semplice, però con una marcia in più, che era quella di percepire il percorso del proprio handicap come un cammino di esperienza spirituale, l'ha fatto non con ingenuità, ma con vera consapevolezza. Era totalmente cosciente della parabola della propria malattia, ma ha saputo realizzare dentro ad essa un'intensità che si traduce in un diario che a differenza di tanti diari di Santi che sono stati scritti su ordine di altri questo è stato scritto da lei e questo garantisce la autenticità e freschezza. Ora bisogna attendere un miracolo e poi automaticamente ci sarà la beatificazione”.
“Una grande emozione e un'immensa gratitudine a Dio per averci dato questo dono – ha dichiarato la mamma Lucia prima della funzione - mi sembra di capire che Dio ci avesse già scelti da sposi Daniela è nata dieci mesi dopo il matrimonio e quindi è come se lui in quel momento ci avesse dato il nostro destino e siamo arrivati ad accogliere oggi questo riconoscimento. Era molto paziente quando mi agitavo quando c'erano le emorragie lei mi tranquillizzava, era una ragazza che dentro aveva forte la voce dello Spirito Santo che la rassicurava. Noi siamo cristiani da sempre quindi lei è cresciuta con questa aspirazione, nel 1973 aveva incontrato il Movimento dei Focolari e da questo c'è stato un arricchimento, Daniela ha capito come la croce si poteva donare, che la croce era quello che possedeva e ha imparato a vivere l'attimo presente che era quello che ci faceva andare avanti momento per momento”.
“Una cosa un pochino atipica una venerabile contemporanea con la presenza dei familiari – ha spiegato il fratello Emanuele - lei ha lasciato talmente tanta ricchezza nei testi che bisogna riprendere leggere i suoi scritti. Credo che da questo momento in avanti il fatto di far parlare i suoi testi sia fondamentale. E' una figura ancora tutta da scoprire ed ora è un dono per tutta la comunità”. Durante l'omelia il vescovo ha proposto ai fedeli alcuni brani del suo diario.
Mary Borri